28 febbraio, 2011

Ecografia

Studio-figo del ginecologo di tendenza (come mi aveva detto con malizia l'impiegata dell'ASL), ore 9.30.


Darcy ed io entriamo cauti nella stanza del medico e io, tutta fiera, mostro la mia curva glicemica perfetta e il mio ultimo esame delle urine, immacolato se non fosse per un unico, impertinente asterisco. 
"Tutto normale", mi dice il ginecologo di tendenza, "questo valore è alto perchè quando ha fatto l'esame era a digiuno". 
"Ok", rispondo mentre mi accingo a tirar su canottiera, maglia e vestito per mostrare il mio pancione per l'ecografia. Come al solito, il medico mi spalma con quella specie di gel che arriva direttamente dal freezer e comincia a ravanare sulla pancia col sensore. Tutto ok, la bambina pesa quasi un chilo, tutti i pezzi sono al posto giusto e delle corrette dimensioni per le sue 27 settimane di vita. Peccato che non mostri il faccino. Se ne sta lì, beatamente adagiata dentro di me, testa in basso, gambette in alto e viso rivolto verso l'interno, con pure un braccio davanti! Proviamo a sollecitarla un po': un colpetto qui, un colpetto là. Niente. Forse dorme. Eppure no, sento che mi sta dando dei pugnetti. E' evidente che le stiamo rompendo le scatole. Ancora qualche tentativo, ma niente; se è possibile, si nasconde ancor di più tra il braccio e il mio cordone ombelicale chilometrico. 
Alla fine ci arrendiamo. "Tornate mercoledì, giusto per vedere il faccino", è il commento del ginecologo di tendenza. "A volte succede, quando sono messi così, si può stare delle ore, ma non si girano".


Certo, penso io. Questa bambina se la tira già.

26 febbraio, 2011

Piccolo spazio pubblicitario

Care amiche, vi segnalo un blog neonato, dedicato a chi mamma lo è già e a chi lo diventerà. Mi è persino uscita la rima baciata.

Pessime Mamme

L'argomento è di quelli seri, ma l'obiettivo è parlarne con leggerezza, con il sorriso.
Buona lettura!

21 febbraio, 2011

Corso Preparto

Lo so, sono un po' mono-argomento in questo periodo, abbiate pazienza, ma aspettare una figlia è un evento talmente importante che è impossibile che non monopolizzi i miei pensieri.

Ho iniziato il corso preparto di coppia. Ogni venerdì sera, ci incontriamo con l'ostetrica io, Darcy e altre nove coppie.

Il bello: 
1) Siamo tutti più o meno coetanei e vivendo in una ridente località che non arriva a 50.000 anime, la logica conseguenza è che più o meno ci si conosce già. Quello faceva la mia scuola superiore, quella faceva l'università con me ma è più giovane, quella era alle medie con me, quello usciva con una mia amica, ecc...Quindi il clima è stato subito informale, amichevole, goliardico; tutti pronti a ridere di noi stessi ma in realtà colti in gran parte da sacro terrore genitoriale. 
2) L'ostetrica è competente, simpatica e giovane. Non è della nostra città, quindi lei, non ci conosce, ai suoi occhi siamo tutti uguali.
3) Il luogo degli incontri è pulito, nuovo, accogliente e spazioso. Anche questo ha il suo peso.
4) Stiamo effettivamente imparando molte cose utili, alcune di cui nemmeno sospettavamo l'esistenza, altre che invece ora sembrano ovvie, ma prima ignoravamo.

Il brutto: 
1) E' stato detto che il tris (passeggino, carrozzina, ovetto per auto) è un oggetto costoso quanto inutile: meglio dotarsi di un ovetto e un passeggino separati, tanto la carrozzina è un inutile sarchiapone che diventa in tempo zero il peggior nemico della neo mamma che vuole muoversi indipendente per la città. Bene, noi l'abbiamo già ordinato.
2) Bandite le copertine di pile (peccato che abbia schiere di amiche pronte a regalarmi le loro seminuove): il vile tessuto infatti non fa respirare la creatura, meglio optare per il più sano e trovabile vello di pecora naturale. No comment.
3) Bere latte e mangiare latticini aumenta il rischio di osteoporosi. Ma non era il contrario? Boh.
4) Il girello è la principale causa di incidenti domestici. Ma qui siamo in tempo, non abbiamo ancora pensato a niente del genere, sarebbe folle.

Ecco, credo che questo corso sarà comunque utile e in gran parte illuminante, ma di sicuro ci servirà molta capacità di filtrare le informazioni!

15 febbraio, 2011

Grazie

Vorrei dire grazie a quelli che in questo periodo mi dicono


-Ah, ma per essere di sei mesi hai la pancia piccola!
-Ah, sei ingrassata cinque chili? Guarda che il peggio deve ancora venire!!

-Ah la senti muovere? Se il primo figlio si agita nella pancia, stai pur certa che sarà una bambina vivacissima!
-Ah, non hai l'acidità di stomaco? Vuol dire che tua figlia nascerà senza capelli.

-Ah, hai problemi di digestione? Eh, le femmine fan sempre così.
-Sai un'amica di un mio cugino stava per perdere il bambino perchè si stava soffocando col cordone ombelicale.
-Ah, io non partorirei mai senza epidurale, perchè affrontare i tremendi dolori del parto?
-Ah, io sto pensando di prenotare il cesareo!
-Elizabeth, partorire farà un male della Madonna!
-Non pensare adesso al parto, tanto non hai idea di cosa ti aspetti!!!
-Guarda che il peggio viene dopo: i primi giorni a casa, l'allattamento...Ah non ti invidio proprio!
-Riposati adesso, perchè dopo non avrai più tempo!
-Ah, vedrai il tuo bel soggiorno ordinato, diventerà la succursale di un negozio di giocattoli!
-Ah, pensi di farla dormire il prima possibile nel lettino? Seeeeee, dicono tutti così, tanto poi sono i figli che comandano.


Ah, ma perchè non vi riempite la bocca del vostro piatto preferito invece di inquinare le mie povere orecchie??

09 febbraio, 2011

Calzettoni

Diverse volte ho scritto preoccupata per un'amica che ha un marito tutt'altro che equilibrato. Se dovessi descriverlo, direi che è infantile, immaturo, incapace di gestire i problemi quotidiani, catastrofico, maschilista, saputello, incapace di frenare la lingua quando il nervoso lo assale (spesso). Insomma, una bella personcina, tant'è che ancora oggi, a due anni e fischia dal loro matrimonio, mi domando come abbia fatto la mia amica a sposarlo e poi, a sopportarlo. 
Ma veniamo a oggi.


Lei mi scrive una mail in cui mi racconta che ieri sera, in procinto di preparare la valigia per la settimana bianca, lui si rende conto che mancano i suoi calzettoni da sci. Quindi inveisce contro di lei perchè non compie bene il ruolo di moglie dato che è disordinata, non gli sistema i vestiti, non tiene in ordine l'armadio, ecc... Così lei, si mette a cercare i calzettoni mentre lui butta la roba per terra, contro i muri, sbatte le porte e le ante dell'armadio, il tutto mentre la copre di improperi.
NB_loro avevano fatto un weekend di sci a casa nostra in montagna durante il capodanno 2009-2010, più di un anno fa.
La mail prosegue con la domanda: "So che è passato un anno, ma non è che li hai trovati da te in montagna? Poi ci siamo resi conto che mancano anche una mia fascia, un mio paio di guanti di pile, una sua fascia e un suo collare. Trovato niente tu?". 


Ora, io ricordo perfettamente i calzettoni, ricordo di averli trovati, lavati e chiesto se fossero del marito. La risposta era stata NO. Di Darcy non sono, di mio padre nemmeno. Ad un anno di distanza io non so più dove siano. E tutto il resto della roba, io a casa non ce l'ho, figuriamoci se mi sarei tenuta la roba degli altri! Nella mia testa comincia a ribollire il sangue. Le scrivo stizzita e lei mi risponde che dato che il marito sostiene che senza QUEI calzettoni lui non parte per la settimana bianca (ho detto che è infantile, vero?), lei gli dirà che effettivamente io li avevo trovati ma avevo scordato di chiedere se erano i loro.


Adesso, secondo voi, cosa dovrei dirle? A lei, che sarebbe una mia amica??

05 febbraio, 2011

Punti di vista

Ieri sera, primo incontro del corso preparto.
Gli incontri sono di coppia, siamo dieci coppie, più o meno tutti della stessa età. Il corso è carino, la compagnia buona, quindi bilancio positivo. 


Racconto solo un piccolo fatto, perchè mi ha fatto sorridere.


L'ostetrica che tiene il corso ci fa dividere in due grupponi: donne da una parte, uomini dall'altra. Ad entrambi i gruppi dà un cartellone su cui indicare su tre colonne le tematiche fondamentali, importanti, tralasciabili. Lei stessa ci distribuisce dei cartoncini su cui sono scritte le tematiche stesse. Si trratta di valutare le tematiche e trascriverle sul cartellone.
Interessante notare come il tema "Sessualità prima e dopo il parto" sia stato considerato tralasciabile dalle future mamme, mentre svettasse, in primissima posizione, nella colonna delle tematiche fondamentali sul cartellone degli ometti.

01 febbraio, 2011

Respect

Ieri sera, mentre con Darcy lavoravamo all'album di foto del viaggio di nozze (si lo so, sono passati due anni e mezzo, ma ognuno ha i suoi tempi di reazione...), la tv era stancamente sintonizzata su MTV Classic, canale musicale che trasmette, per noi, canzoni mediamente piacevoli e fin troppo spesso evocative di tempi andati. 


Sullo schermo compare la figura rotondotta della signora Aretha Franklin: vestito argenteo tutto scintillante, capello riccissimo e corto e cappellino in tono con l'abito. Indubbiamente chic, anche se forse bella bella non lo è mai stata. Poi canta e allora diventa un dea: era un filmato registrato in diretta per un programma televisivo dell'epoca, scenografia zero, balletti di tarantolate sculettanti zero, effetti speciali zero e soprattutto, nessun inganno sulla voce. Niente vocoder, niente voci  registrate di sottofondo ad "avvolgere" quella in diretta, niente playback, niente effetti strani, niente di niente. Solo la sua ugola e le sue splendide corde vocali.


Così, godendomi la sua interpretazione, riflettevo su quante illustri cantanti oggi, potrebbero permettersi uno show del genere. Qualcuna sì, certo, mica dico che nessuna sa più cantare. Ma forse, ci potremmo risparmiare l'invasione di scosciate urlatrici dai fisici all'apparenza perfetti che invadono le nostre orecchie. 


Ogni riferimento alle vaire Shakire, Kathy Perry, Lily Allen, Lady Gaghe, e gente varia, è assolutamente intenzionale.