29 dicembre, 2010

E' quasi ora di fare la valigia...

Domani mi toccherà, ma quest'anno sarà semplice: solo leggins, calzettoni (supersexy) e vestiti ampi di lana. Aboliti maglioncini aderenti, jeans e affini perchè non ci sto più dentro. 
Darcy è stato ben educato e quindi si dedicherà autonomamente alla sua parte. Lo adoro.
Fatto ciò, io mi occuperò della borsa con i viveri, bagaglio altrettanto importante: un contenitore di insalata russa fatta in casa, un gateau di patate-prosciutto-formaggio, 3 salami, un cotechino, una salsiccia piccante, due latte di lenticchie, gorgonzola, fontina e toma valsesiana. Poi ovviamente pandoro e panettone. E si salvi chi può. 

Buon 2011, ci risentiremo il 10 gennaio!

23 dicembre, 2010

Il colore viola

Il titolo non ha nulla a che vedere con il film, ma ci stava bene.

Una mia cara amica ha la casa bianca e viola. Entri in casa sua e ti sembra di sfogliare Elle Decor: parquet in rovere sbiancato, libreria bianca, cucina bianca, tavolo bianco, letto bianco, armadi bianchi. Qua e là, sprazzi di colore, o meglio, sprazzi di viola: una parete, un pannello sul fondo della libreria, il servizio da caffè, i piatti,  candele, un'orchidea, una pianta finta, una tenda, la tovaglia, le salviette del bagno, la saponetta - e qua degradiamo nella follia - lo zucchero e la tavoletta profumata del wc. Ebbene sì. Anche quella, è viola. 

Ma secondo voi, è normale?

20 dicembre, 2010

Beautiful Blogger

Sono stata insignita di questo award, di cui vado molto fiera, quindi adesso mi ci metto e scrivo. Solo che non me la sento di imporre lo stesso award a dieci di voi, perchè magari non vi va, che ne so...Quindi credo che modificherò un po' la regola e decido che Chi vuole, può ritenersi awardato (tanto cari lettori, lo meritereste tutti) e proseguire con questo gioco (che comunque, secondo me è carino).

Intanto, grazie a Seavessi!



Dieci cose di me:
1. Ho i capelli rossi e gli occhi quasi neri, due particolari, forse gli unici del mio aspetto, di cui vado molto fiera.
2. Vivo una vita sdoppiata: linguista nell'anima e traduttrice per hobby, ma commerciale di software per necessità: sapete bene quali squilibri mentali questo dualismo comporti.
3. Sono una creatura nordica, adoro le montagne, la neve e mi piace il freddo.
4. Il caldo mi stanca, mi affloscia, mi rende inattiva e di cattivo umore.
5. Sono poco sociale, amo circondarmi delle poche persone a cui sono davvero legata, perchè come tanti, ho preso tante mazzate da tanti amici e ho detto "basta".
6. Credo che al momento il mio piatto preferito sia la pizza, l'unica cosa che digerisco senza problemi.
7. Amo tantissimo viaggiare, il miglior modo per spendere i soldi, insieme con l'acquistare libri. Ma leggere è un po' come viaggiare, no?
8. Tra un po' avrò un pargolo/a, quindi avrò anche un altro ottimo motivo per spendere: non oso pensare a tutto ciò che ci servirà...
9. Ho un passato da adolescente rockettara: faccia bianca, trucco nero sugli occhi, auricolari eternamente nelle orecchie con Axl Rose urlante. Penso sia stata una fortuna perchè almeno non ho mai visto un solo episodio di Berverly Hills - 90210
10. Sono testarda, mio marito dice che ho la flessibilità di un paracarro.

17 dicembre, 2010

I love Scotland part 2

Vorrei aggiungere a quanto citato nel post precedente, che della Scozia io amo vento, fresco e profumato un po' di prato e un po' di mare. Amo il fatto che si sente musica (bella) per strada, amo che in centro ad Edimburgo non ci siano auto, amo i loro treni, costosi sì, ma puliti, puntuali, silenziosi. E l'atteggiamento delle persone, che se fregano delle mode e del conformismo, vestono come pare a loro, con kilt o senza kilt, con i colori che non sono trendy, con cappelli fuori tendenza, con scarpe che non si possono commentare....Ma se ne fregano, vivono lontani dalle schiavitù dell'immagine che subiamo noi italianissimi maestri della moda (anche quelli che dicono di non farlo, perchè un pochino siamo tutti ingabbiati).

15 dicembre, 2010

I love Scotland

I love this country, she thought. I love it because it is soft and green and the sky is a theatre of white and grey and is so heart-breakingly beautiful in all its moods. I love it because of its people, who are frustrating and interesting and full of joy and sorrow, in equal amounts perhaps; who plot and scheme and yet find time to love one another and make songs and music and plant rhododendrons and write poetry and talk Gaelic and catch fish. I love it for all of that.

A. McCall Smith, "The charming quirks of others"


Punto primo. Leggendo queste righe, come si può sostenere che l'inglese sia una lignua poco espressiva?
Punto secondo. Non è splendida la scarsità di punteggiatura?
Punto terzo. Umanamente, condivido: la Scozia e la sua gente sono meravigliosi.
Punto quarto. Ok, la smetto di fare la maestrina invasata!

13 dicembre, 2010

Lavoretto per la mamma

Mia madre collabora con un'associazione che si occupa degli scambi fra studenti: tizio va un anno negli USA, la famiglia caia ospita un ragazzino cileno, ecc...L'altro giorno mi manda una mail da correggere, una letterina di presentazione in inglese destinata alla famiglia ospitante americana. Chi sono, cosa faccio, perchè. Roba semplice. Autore: un diciottenne abbastanza meritevole da essere inserito nel programma di scambio. 
Saranno state 30 righe, ma ci ho messo un'ora, a partire dal fatto che già l'italiano era criptico. Cito: "Il mio ruolo in famiglia è presto identificato: sono esclusivamente figlio anche se sono il primo di tre figli". Eh? Ma voi capite cosa vuol dire? Io fatico. Poi soggetti che cambiavano dalla terza alla prima persona così, estemporaneamente, verbi coniugati con fantasia. Ma va beh, mi dico, io devo controllare l'inglese, non l'italiano.
L'inglese è tradotto letteralmente, parola per parola, quindi vi lascio immaginare, se già di per sè non è una pratica sempre (quasi mai) corretta,se poi l'italiano di partenza è naif...Un disastro. Ho smontato e ricostruito frasi, tagliato, riassunto, rigiarato. Alla fine gli avrei dato 4 e mezzo, tenendo conto che il ragazzo frequenta la V superiore, ma io, mi sono divertita un mondo!

09 dicembre, 2010

Natale sì, Natale no

Ho già detto che a me il Natale piace, anche se non sono più una bambina, lo trovo uno dei momenti più belli dell'anno e non mi vergogno a dirlo, anche se sono più gettonati i cinici (o finti tali), che anno dopo anno declamano :"Ah, io quest'anno il Natale proprio non lo sento", infilando anche qualche erroruccio di italiano. 
Comunque, se è vero che mi piace, non è che mi piaccia proprio tutto. 
Tra ciò che non amo, vorrei citare:
  • gli alberi addobbatti con le luci grosse, quelle pallone luminose che nella gran parte dei casi fanno una luce opaca e tristarella
  • i giardini non addobbati (se ne avessi uno, mi sbizzarrirei)
  • gli alberi piazzati sui balconi, al freddo e al gelo, perchè per me l'albero di Natale deve stare in casa, nel calore domestico
  • i babbi natale che si arrampicano su balconi, tetti, terrazzi...orrore
  • i pacchi regalo fatti coi sacchetti di carta lucida, invece che con la carta da pacchi e il nastro vecchio stile
  • gli addobbi cittadini trascurati, mezzi spenti e decadenti, a quel punto meglio non metterli
  • gli addobbi tenuti fuori da case ed esercizi spenti tutto l'anno
  • i regali chiaramente fatti tanto per fare, senza che ci sia un minimo di voglia di farli, piuttosto meglio astenersi

Per adesso, devo ovviare solo ad un pacchetto fatto con un sacchettino rosso lucido, ma per il resto, rifuggo!

08 dicembre, 2010

30 anni

Da quando so chi sei, da quando ho imparato ad ascoltare la tua musica e le tue parole, ho anche iniziato a chiedermi come sarebbe stato il mondo, se la tua vita non fosse stata spezzata.
Ci rimangono sempre quella musica e quelle parole, ma anche un vuoto che non si colma, ma cresce.
Ciao John.

01 dicembre, 2010

Letterina a Babbo Natale

Lo&Lu dovrebbero comprare la casa in cui vivono, ma è costosa e non sanno se ce la faranno. Poi vorrebbero un figlio...
Ya. non sta bene, ma non sa se curarsi, perchè ha paura di diventare medicina-dipendente e perchè il marito non la sta sostenendo, tutt'altro. A chi chiede consiglio ora che la sua mamma non c'è più? A me.
Ma. e la fidanzata si sono lasciati, lei è tornata a casa, a 800km da qui. Convinti della scelta, ma soffrono.
Mo. è rimasta senza lavoro, oggi è il suo primo giorno da disoccupata ed è triste e spaventata.
Dina è alla frutta, è stanca, la stanno schiacciando sotto gli impegni di mamma nefrologo. E passa ora al telefono con me.
Mamma si deve operare, il medico dice che è ruotine, ma io sono un po' impaurita lo stesso.
Papà è in ansia per mamma, più di me, ed è in ansia per se stesso quando mamma sarà in convalescenza.


Che il Natale imminente posti davvero un po' di serenità, per favore...