25 settembre, 2008

Mattimonio

Capisco che nella vita si desideri sposarsi una sola volta: al solo pensiero di riaffrontare tutto questo casino c'è da sentirsi male.

Quello che mi sta proprio sulle palle, ma proprio tanto, è che a me interessa solo festeggiare il giorno più bello della mia vita con le persone a cui voglio bene. Voglio che queste persone stiano bene, trascorrano una bella giornata, mi stiano vicino condividendo la mia euforia, mangino e bevano con gusto, festeggino con me e Darcy.
Invece...a contorno ci sono delle storture che distolgono l'attenzione da quanto sopra descritto: la chiesa dev'essere addobbata a dovere, in maniera fine, ma non da sembrare spoglia, ma neanche troppo pesantemente, altrimenti fa tamarro. Il ristorante deve servire pietanze di qualità, con cibo di stagione, con porzioni non troppo scarse, altrimenti fa barbone, ma neanche troppo abbondanti, altrimenti che brutto tutti sti sprechi. L'abito della sposa: dev'essere sobrio, ma non troppo misero e dev'essere sfarzoso, perchè è pur sempre un abito da sposa. L'acconciatura....ricercata, ma non pretenziosa, stilosa, ma non triste.
Non parliamo poi dell'abito dello sposo che lì proprio non capisco niente, per me è una landa misteriosa e inesplorata.
E l'auto...bisogna per forza farsi prestare il coupé da un amico ricco o noleggiare una macchina d'epoca?

Io di tutte queste cose, me ne sono altamente fregata.

Io e Darcy abbiamo scelto gli abiti che ci piacevano, senza pensare agli altri. Ho scelto la mia acconciatura pensando a quella che avevo in mente fin da bambina, deludendo la parrucchiera che aveva in mente tutt'altro. Ho scelto i fiori che mi piacciono di più, anche se qualcuno già mi ha detto che non sono adatti a me (???).
Non abbiamo voluto il pranzo in ville o castelli per farci fighi: mangeremo in un agriturismo sulle colline, dove abbiamo assaggiato delizioso cibo e il loro ottimo vino, in una bella sala drappeggiata di bianco che mi ha conquistata e dove può entrare senza problemi una persona sulla sedia a rotelle.
Voglio che mi porti in chiesa mio fratello (perchè per me lo è) con la sua auto, qualsiasi essa sia.


6 commenti :

  1. Eh si, nel giorno piu' bello per noi abbiamo cercato di renderlo tale anche per tutti i nostri ospiti!

    Quindi buon cibo e buon bere ma senza esagerazioni (altrimenti collassano tutti dopo la terza portata), ricevimento sobrio ma allegro e spensierato(speriamo!), nessuna barriera architettonica per gli ospiti piu' anziani e per chi ha qualche difficoltà!

    Certo qualche inghippo ci sara', la perfezione non e' di questo mondo (e meno male! altrimenti che gusto ci sarebbe??!!) ma siamo convinti che sara' una bellissima giornata da ricordare e da raccontare!

    Ah, quasi dimenticavo Elizabeth...

    Vorrei ricordare una cosa alla persona che come sempre non perde occasione di fare commenti (a volte a sproposito) su qualunque cosa, ad esempio sui fiori che abbiamo scelto:

    "Chi ha la casa fatta di vetro non dovrebbe gettare pietre contro quella degli altri."

    George Herbert (Montgomery-Castle, Galles, 3 aprile 1593 - Bemerton, Wiltshire 1º marzo 1633)

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  2. Oops manca la firma - Darcy

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  3. Bravi :-)

    D'altronde la festa e' per voi... e deve riflettere quello che siete voi.

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  4. Darcy, guarda che sono io quella laureata in lingue. Il fatto che tu conosca il pastore luterano gallese mi manda un po' in sbattimento. Per me sarebbe "normale", ma tu dovresti occuparti dei tuoi matematici e fisici che passavano le giornate a far conti e disegnar curve!

    Argh ;-)

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  5. Nessuno è perfetto (nemmeno gli ingegneri!)

    Ahahahahaha


    - Darcy

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