25 febbraio, 2008

Invenzioni

La scorsa notte non riuscivo a prendere sonno. Quando mi capita è inutile intestardirmi, tanto vale che mi metta a fare altro tentando di rilassarmi. Ho quindi optato per la musica. Ho preso il mio ipod sincronizzato di fresco e sono rimasta lì a buio, nel mio comodo lettone ad ascoltare LOVE dei Beatles. Questo album è uscito 2 anni fa e rappresenta una specie di greatest hits, ma molto originale e secondo me ben riuscito, perchè è concepito in maniera diversa dalla solita "raccolta dei più grandi successi". L'album non ha praticamente interruzioni, i brani si susseguono uno dopo l'altro senza soluzione di continuità, a volte l'innesto tra una canzone e l'altra è lasciato ad una terza canzone che lega le prime due. Un lavoro ben fatto, un po' da intenditori, perchè chi è in grado si diverte a cercare una nota di una canzone, il refrain di un'altra, un giro di accordi di un'altra ancora...Ecco, se c'è una cosa che conosco quasi maniacalmente è la produzione beatlesiana, quindi ieri notte mi sono divertita e rilassata ascoltando, ritrovando, riscoprendo. Mi sono anche resa conto di una cosa, che sembrerà per alcuni la scoperta dell'acqua calda, per altri un sacrilegio. Pensavo che dopo di loro, le vere e proprio invenzioni sono state ben poche. Parlo proprio di invenzioni della musica cosiddetta moderna. Di roba bella, dopo il 1970, ne è stata scritta a palate (chi non è innamorato dei Police alzi la mano - e ho solo citato il primo nome che mi è saltato in testa), sono io la prima a dirlo e qualcosa di bello viene scritto ancora oggi (anche se bisogna fare un po' più di fatica per trovarlo); ma in questo momento non sto parlando di buona musica o di ottima musica, ma proprio di invenzioni. Ieri notte ascoltando LOVE con le auricolari e quindi ad un volume di tutto rispetto, che permette di cogliere ogni sfumatura, ogni sussurro e ogni messaggio che gli autori vogliono mandare, mi sono resa conto che quell'album sintetizza benissimo tutto ciò che arrivato dopo. C'è tutto, ma proprio tutto: i suoni, gli effetti, lo stile, gli strumenti, il modo di utilizzare gli strumenti, di usare la voce...tutto. Almeno, io ci trovo tutto. Lì, per me, sta la loro grandezza. Soprattutto.

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