18 maggio, 2007

Montagna

In questi giorni avrei vorrei disporre di qualche giorno di ferie per andare in montagna. Non chissà dove, a casa mia.



Ad ascoltare il rumore bianco del Sesia che corre verso la pianura, gli storni canterini, il rumore del vento tra i rami degli alberi, il canto dei galli alle ora più illogiche. E poi annusare l'aria, che sa di legno, di prati appena tagliati, di terra umida.

Adoro sedermi su un vecchio ponte in pietra che c'è vicino a casa; non ci transitano le automobili, perchè fisicamente non ci passano. Ci sono delle panche in pietra. Mi piace mettermi lì a leggere e, ogni tanto, alzare lo sguardo per osservare la gente che passa. Poi scendere fino in paese, passeggiando, salutando tante persone che incontro per strada, persone che conosco bene, da tanti anni. Arrivare in piazza, incontrare altre facce note, chiacchierare, ridere, raccontare, scherzare... fare un altro giretto e ritornare a casa.



Stare là mi dà tranquillità e serenità, mi fa stare bene.

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